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Ahoy Capitano! Oggi mi rivolgo a te con un quesito importante: ti è mai capitato di trovare gli stessi contenuti (come immagini duplicate, testi e tanto altro ancora) all’interno dello stesso sito o di siti diversi?
Per capirci meglio, immagina di avere le stesse bottiglie di rum all’interno della stiva di due navi differenti.
A causa di questi contenuti duplicati il posizionamento del tuo sito potrebbe peggiorare oppure il sito stesso potrebbe essere rimosso completamente dall’indice di Google, cioè dai risultati di ricerca.
Per mille balene! Immagina che catastrofe potrebbe succedere se la tua nave non fosse più visibile agli avventurieri.
Ma non preoccuparti perché oggi ti aiuterò io stesso a capire perché e come gestire i contenuti duplicati per la SEO. Sei pronto a salpare per questa nuova avventura?
Perché gestire i contenuti duplicati
Prima di iniziare vorrei fare una distinzione importante.
- contenuti duplicati esterni – si tratta di pagine nelle quali il contenuto è uguale a quello presente in altri siti. Immagina eCommerce che vendono gli stessi prodotti e utilizzano le stesse descrizioni provenienti dai propri fornitori.
- contenuti duplicati interni – derivati da cause tecniche. Immagina un sito che presenta versioni separate di URL con “www” (www.seopirates.agency) e senza (seopirates.agency). Gli stessi contenuti sono, quindi, presenti all’interno di due URL diversi, dando vita a contenuti duplicati.
Ma voglio anche tranquillizzarti e sfatare un mito: non esiste in realtà una vera e propria penalizzazione da parte di Google derivante dalla presenza di contenuti duplicati.
Tuttavia quando ci sono più contenuti identici (o molto simili) in URL diverse su Internet, Google si trova a scegliere quale versione sia più rilevante. Per farlo l’algoritmo si ritrova a considerare la data di indicizzazione e altri fattori, tra cui l’autorità del sito. Il motore di ricerca potrebbe però non mostrare la risorsa desiderata, ma quella meno idonea, nei risultati di ricerca.
In secondo luogo, per il crawler di Google (software del motore di ricerca incaricato di controllare ogni pagina del sito, copiarne il contenuto e indicizzarlo) scansionare pagine identiche è uno spreco di budget che avrebbe a disposizione per indicizzare pagine con contenuti più interessanti e, soprattutto, differenti.
Se non sei ancora convinto, devi ricordarti che gli utenti preferiscono contenuti diversi piuttosto che lo stesso identico contenuto su domini diversi!
L’obiettivo è che la tua nave si differenzi e superi tutte le altre, comprendi?
Se non sei ancora pronto a viaggiare da solo, affidati a degli esperti che navigano nella SEO da tantissimi anni. Assolda la mia ciurma!
Come individuare i contenuti duplicati
Prima di gestirli è necessario individuarli e capirne le cause.
I contenuti duplicati, come abbiamo già visto, non derivano solo da una volontaria copiatura di testi, ma molto spesso anche da cause tecniche legate al funzionamento del CMS o, come avviene per gli eCommerce, per motivazioni connesse alla gestione del catalogo prodotti.
1. Scopri le cause dei contenuti duplicati
Quando si tratta di contenuti duplicati, le cause possono essere diverse.
- Plagio – si tratta dell’uso improprio di immagini trovate nel Web oppure della copia di pensieri o testi di altri siti senza citarne la fonte.
- Thin content – contenuti scarni, ovvero pagine eccessivamente brevi o che non hanno nulla di originale, ma che ripresentano sezioni del sito già pubblicate in altri URL.
- Boilerplate content – contenuto presente in header, footer e sidebar, che per molti siti rappresentano buona parte del testo nella pagina. Essendo presente in ogni URL, può diventare un problema.
- Versioni diverse del sito – come nel caso di HTTP/HTTPS, situazioni che si verificano quando non viene implementato un redirect 301 tra le varie versioni del sito. Per esempio, senza un redirect, un crawler potrebbe accedere alla medesima pagina del sito tramite 4 URL differenti:
- https://seopirates.agency
- https://seopirates.agency
- https://www.seopirates.agency
- http://www.seopirates.agency
2. Individua i contenuti duplicati
Esistono diversi strumenti per individuare i contenuti duplicati, siano essi interni o esterni al sito. Eccone alcuni!
- Miglioramenti HTML di Google Search Console – questa funzione dello strumento gratuito di Google consente di identificare tag title e meta description duplicate, che possono essere un segnale utile a identificare la presenza di contenuti duplicati.
- Siteliner – strumento gratuito che consente di individuare, tra le altre cose, anche i contenuti duplicati interni al sito.
- Copyscape – strumento di facile utilizzo che ti consente di trovare gratuitamente eventuali copie delle tue pagine web online.
- Duplicate content checker di SEO Review Tools – anche questo tool consente di verificare la presenza di contenuti duplicati interni o esterni al sito.
In generale, il mio consiglio è quello di utilizzare più di uno strumento, così da poter ottenere risultati quanto più completi possibili per la tua ricerca.
Gestisci i contenuti duplicati
Nel caso di contenuti personali copiati da altri siti la soluzione ottimale è quella di personalizzare i contenuti stessi, mentre nel caso di contenuti duplicati interni al sito può essere necessario fornire a Google indicazioni su quale pagina sia la più importante e corretta e intervenire sui problemi tecnici.
Vediamo meglio insieme cosa fare!
1. Personalizzare i propri contenuti
Quando prendi contenuti da altri siti web, la soluzione ottimale è quella di personalizzare il più possibile i contenuti testuali rispetto a quelli già presenti online.
In tal modo è possibile differenziarsi, offrendo del valore aggiuntivo e creando contenuti originali. Ciò consente anche di utilizzare un tono e uno stile descrittivo che rispecchi l’identità di brand (arr! Proprio come il nostro!).
2. DMCA Dashboard
Se invece sono gli altri siti ad aver preso i tuoi contenuti, per esempio una foto, DMCA Dashboard è uno strumento gratuito offerto da Google che fa per te.
Questo tool permette ai possessori di copyright di informarlo su situazioni di plagio in modo da permettergli di rimuovere una determinata pagina dai risultati di ricerca.
3. Canonical Link
Il link canonico ti permette di specificare la versione ufficiale della pagina, indicando a Google di non indicizzare le eventuali varianti che potrebbe trovare durante la scansione del sito.
Più semplicemente, se ti accorgi di avere diverse versioni dello stesso contenuto presenti sul tuo sito, puoi andare a scegliere quella che per te è la versione canonica, inserendo nelle pagine NON canoniche la stringa:
<link href="https://seopirates.agency/articolo" rel="canonical">
Fa in modo che la tua scelta ricada sulla pagina che ritieni più importante e che potrebbe aiutarti ad aumentare le visite al sito oppure direttamente su quella che ottiene più traffico.
4. Redirect 301
In molti casi, il modo migliore per risolvere il problema di contenuti duplicati è quello di impostare un reindirizzamento 301. Infatti, quando più pagine uguali vengono combinate in una singola pagina, non solo smettono di competere tra loro per il medesimo posizionamento, ma permettono alla pagina principale di posizionarsi al meglio.
Se non sei ancora esperto come me, puoi utilizzare dei plugin come Redirection.
5. Rel Alternate
In presenza di diverse versioni del sito, come nel caso di multilingua o mobile, dovresti usare il rel=”alternate”:
<link rel="alternate" href="http://example.com/article-fr" hreflang="fr-fr" /> <link rel="alternate" href="http://example.com/article-it" hreflang="it-it" />
In questo modo, il crawler saprà che non sono contenuti duplicati, ma versioni differenti della stessa pagina.
Il nostro viaggio è finito. Ora non ti resta che rimboccarti le maniche e mettere in pratica i miei preziosi consigli!