Google Search Console: cos’è e a cosa serve

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Ahoy capitano! Hai davvero un bel vascello, è pronto a salpare? I veri capitani registrano e tengono sotto controllo ogni movimento della nave fin dal primo momento in cui la mettono in acqua.

Conosco l’alleato perfetto per ogni genere di imprese sul mare digitale, ti porto a conoscerlo. Sali a bordo, partiamo all’assalto di Google Search Console!

Che cos’è GSC?

Ti presento Google Search Console: è una colonia di Google in cui revisionare le condizioni del tuo vascello per renderlo efficiente per i viaggi nel mare digitale, qui infatti puoi trovare tutto quello che ti serve per controllare l’andamento e il corretto funzionamento della nave.

Questo strumento di Google è completamente gratuito essenziale per l’attività di SEO; serve per monitorare l’indicizzazione delle pagine del tuo sito web e indicare a Googlebot (il robot di Google) quali sono le pagine da analizzare e presentare nei risultati di ricerca.

Ma questa è solo l’attività principale di GSC, oltre a questa ce ne sono altre che vedremo lungo il cammino. Siamo appena all’inizio!

A cosa serve?

Puoi approdare qui ogni volta che lo desideri o hai dubbi sul funzionamento del tuo sito. Grazie a GSC infatti puoi vedere il tuo sito con gli occhi di Google e capire cosa legge o non legge il Googlebot che poi restituisce i risultati nella SERP.

Per mille sardine, capitano! Non dico che dev’essere un controllo giornaliero, ma almeno mensile. In ogni caso, quando ci saranno gravi problemi di indicizzazione GSC manda una comunicazione per avvisare delle difficoltà riscontrate.

Chi lo utilizza?

Chiunque abbia una nave nel mare digitale deve possedere un ormeggio al porto di GSC per un controllo periodico.

Come per la maggior parte degli strumenti Google non serve essere esperti di informatica per utilizzarli perché la UX (User Experience) è stata semplificata per ampliare il target. Nonostante questo però è necessario saper interpretare i dati che questi strumenti restituiscono.

Un SEO esperto sa cosa fare con i dati che GSC restituisce, per questo ti consiglio di affidarti a esperti naviganti o veterani veleggiati come me. Ottieni il massimo dell’efficienza del tuo sito affidando questo compito delicato alla mia ciurma in modo da concentrare tutte le energie sull’ottimizzazione del sito e sul controllo delle prestazioni.

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Verifica della proprietà

L’unica cosa che devi fare per iniziare il controllo della nave è quello di attraccare al porto dalla pagina ufficiale e dopo aver fatto l’accesso con il tuo account gmail inserisci l’indirizzo web del tuo sito.

Ovviamente GSC deve verificare che tu sia il vero capitano di quella nave perciò ti chiede confermare che lo sei con una di queste modalità:

  • caricamento di un file HTML nel tuo sito;
  • copia e incolla di una stringa di codice nell’header del sito;
  • collegamento di GSC a Google Analitycs;
  • uso di Google Tag Manager.

Scegli quello che ti è più comodo seguendo le indicazioni date da Google e tutto andrà a gonfie vele. Siamo pronti per esplorare il menu di Google Search Console!

Funzioni di GSC

Essendo tutte colonie di Google gli strumenti si presentano tutti nello stesso modo, con una home di controllo generale e un menù laterale dal quale esplorare tutte le sezioni.

Vediamole una a una e capiamo come possono esserti utili.

Introduzione

Alla prima voce del menù troviamo la schermata principale dove troviamo il riassunto di tutti i dati più importanti che GSC raccoglie in giro per la tua nave.

Infatti ci da uno schema sul rendimento, un grafico della copertura e un rapporto sui miglioramenti; tutti dati che approfondisce in sezioni dedicate. Andiamo avanti!

Rendimento

In questa sezione trovi la panoramica dei dati di maggior interesse per la gestione di un sito internet, tra cui:

  • il numero di clic totali per fare accesso al sito;
  • le impressioni totali di un utente che si imbatte e visualizza un link che riporta al sito;
  • la percentuale (CTR media) di visualizzazioni che si sono trasformati in clic;
  • la posizione media del tuo sito nei risultati di ricerca.

Grazie a questi risultati puoi capire il grado di coinvolgimento dei naviganti che passano per il tuo sito e visitano la tua nave; ogni clic è infatti una dimostrazione di interesse.

Scorrendo verso il basso puoi vedere anche quali sono le parole chiave con le quali sono arrivati a trovarti, quali pagine visitano di più, da quali Paesi fanno la ricerca e che tipo di dispositivo utilizzano (ormai lo smartphone vince sulla modalità da desktop).

Tutti questi dati vanno tenuti in considerazione per tracciare la rotta più adatta alla tua nave; se il tuo rum inizia a avere un pubblico più ampio in Germania potresti pensare di tradurre il tuo sito in tedesco per offrire una UX migliore per iniziare. Comprendi?

Controllo URL

Grazie a questa funzione puoi controllare la pagine singole tramite l’analisi della URL specifica; GSC controlla l’indicizzazione, l’usabilità e ti restituisce i dati con le indicazioni per intervenire sulla visibilità per il motore di ricerca.

Il test avviene in tempo reale, perciò appena fai le modifiche puoi subito verificare di aver risolto il problema.

Copertura

Nella sezione successiva GSC analizza le pagine indicizzate e ci indica quante di queste sono:

  • valide, quindi indicizzate in maniera corretta;
  • valide con avvisi e quindi con migliori da apportare;
  • pagine escluse dall’indicizzazione;
  • errore, quindi le pagine che presentano degli errori di scansione.

Questo tipi di dati serve per tenere sotto controllo ciò che si vuole mostrare e ciò che invece si deve nascondere a Google in modo che gli utenti non ci arrivino per mezzo di una ricerca sul motore di ricerca.

Sitemap

La sitemap è la bussola del della nave, ovvero le indicazioni per guidare il robot nella lettura del sito; questa va inviata a Google tramite GSC in questa sezione, in questo modo acceleri il processo di indicizzazione presentando tu stesso il sito a Googlebot e indicandogli la gerarchia dei contenuti.

Come dici capitano? No non è indispensabile avere una sitemap, ma se ce l’hai è meglio! Questo tipo di file si può creare in vari modi e farlo è semplicissimo (niente da scrivere di tuo pugno puoi stare tranquillo).

Miglioramenti

Arrivando verso la fine in questa sezione GSC raccoglie i dati relativi all’usabilità sui dispositivi mobili. Come ti sarai accorto dall’esplorazione della sezione sul rendimento i naviganti fanno il maggior numeri di accessi da mobile, quindi avere un occhio di riguardo per l’esperienza da mobile diventa fondamentale.

Navigare da mobile sta diventando sempre più la normalità, quindi la mia dritta è quella di adeguare e ottimizzare il tuo sito per l’esperienza da mobile (velocità di caricamento e responsività della grafica alla base dell’ottimizzazione).

Link

Ultima, ma non per importanza; nella sezione link trovi le informazioni riguardo ai link esterni e interni.

Gli esterni sono quei link che portano l’utente al sito partendo da un altro che ha citato il tuo; grazie a questo dato puoi verificare le eccessive citazioni anomale oppure anche offrire opportunità di partnership con altri siti.

Gli interni invece tengono il conto del numero di utenti arrivati a una pagina interna a partire da un’altra del tuo stesso sito. Sapendo quale pagine funziona meglio puoi migliorare il contenuto per fare in modo che l’utente rimanga più tempo (fattore importante per la classifica della SERP) oppure indirizzarlo da li verso la pagina che più interessa per il tuo business. Comprendi?

Capitano, il nostro viaggio è giunto al termine. Rimani un altro po’ in esplorazione, io invece devo partire per un’altra avventura! Ci si vede nel mare digitale, fa’ buon viaggio!

Immagina la strategia di marketing come una mappa: senza un piano e la rotta giusta da seguire, arrivare al tesoro potrebbe rivelarsi un percorso difficile e pieno di insidie.

Allo stesso modo, grazie a un piano d’azione su misura potrai raggiungere gli obiettivi aziendali, un buon posizionamento del brand sul mercato e consolidare la sua identità sia online sia offline.