Guida su come fare SEO Audit in 5 passaggi

come fare seo audit copertina

Ahoy Capitano! Abbiamo parlato di keyword research per trovare le parole chiave da usare nel tuo sito web e di SEO copywriting per posizionarle al meglio all’interno dei tuoi testi. Ti sei così rimboccato le maniche ed è iniziato il tuo viaggio verso il Regno di Google.

Arrivati a questo punto però sono sicuro che potrà servirti sapere come fare il SEO Audit e conoscerne l’importanza.

Con questo termine si fa riferimento a un processo basato su attività di analisi e verifica (scansionando, revisionando e valutando le prestazioni) per mettere in evidenza gli eventuali errori, i problemi, il rapporto con i competitor e, dunque, tutti gli aspetti tecnici che influenzano le performance del sito web e il suo posizionamento sui motori di ricerca.

Insomma, è come quando decidi di fare un controllo approfondito sul funzionamento della tua nave e verifichi se le funi resistono ancora, se le vele sono squarciate oppure se il timone ti permette ancora di virare a tribordo come un tempo.

Si tratta di un procedimento che può essere svolto non solo successivamente al lancio del sito ma anche in fase preventiva, ovvero quando ancora si stanno programmando le attività di rilascio, per individuare le criticità che impediscono o riducono sensibilmente la visibilità del tuo sito web nei motori di ricerca.

Una falla nello scafo potrebbe compromettere la stabilità della tua nave, comprendi perché è necessario un controllo?

Qualsiasi sia lo stato del tuo lavori, affidati ai nostri professionisti e ricevi le giuste direttive per non far sprofondare la tua nave. Noi di SEO Pirates possiamo seguirti nell’analisi e ottimizzazione SEO della tua nave!

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Perché affidarsi all’Analisi SEO

Come ho già accennato (mi stavi ascoltando?) un’analisi SEO può essere svolta sia quando si vuole lanciare un nuovo lavori web sia quando si ha un sito con una certa anzianità e si vuole comprendere come procedere nello sviluppo.

Tuttavia oltre a mettere in luce le criticità, esistono tanti motivi per cui può essere utile analizzare e verificare l’andamento della tua nave.

Se non sei ancora convinto, ecco a te quali aspetti può migliorare una buona analisi SEO:

  • la struttura di un sito web;
  • l’architettura dell’informazione;
  • la User Experience;
  • le performance in termini di velocità di caricamento;

Dunque, attraverso la verifica SEO si possono scoprire i punti di forza e di debolezza, con la finalità di intervenire per le correzioni e di sviluppare una strategia SEO efficace che migliori la visibilità nelle SERP del sito web e il traffico organico.

Sei pronto a scoprire la falla presente nella tua nave?

5 passaggi essenziali per fare SEO Audit

In genere, si parte dallo studio della struttura del sito, procedendo con l’analisi delle pagine per valutare i principali fattori di ranking, passando per l’analisi dei concorrenti, e concludendo con la verifica dei contenuti e delle variabili che rendono un sito web ottimizzato.

Dopo aver svolto un’analisi completa della tua nave, sarai tu a doverti mettere all’opera per ripararla.

Oggi ti presento perciò alcuni aspetti fondamentali da valutare nel tuo viaggio verso l’analisi SEO.

Analisi presenza sul web

Come possono trovarti gli avventurieri se la tua nave non è presente nel Regno di Google? Perciò come primo viaggio è importante analizzare la presenza del tuo sito e delle sue pagine sul web.

Innanzitutto, verifica se le tue pagine sono state indicizzate dal motore di ricerca utilizzando il comando site: di Google oppure Google Search Console. Ciò ti aiuterà a capire se il sito è stato compromesso, ovvero manipolato con contenuti spam.

Chiediti inoltre se le chiavi scelte sono performanti per il posizionamento del tuo sito e se rispettano l’intento di ricerca degli avventurieri.

Analisi competitor

Il secondo step riguarda l’analisi del posizionamento in relazione ai competitor.

Occupati perciò di individuare i tuoi competitor organici, analizzando quali sono i loro backlink per capire il grado di popolarità e autorevolezza di ogni sito.

Questa fase riguarda non solo la possibilità di ottenere backlink da siti tematici e autorevoli ma ti può permettere di rilevare anche eventuali link spam al tuo sito.

Tra gli strumenti che possono essere utilizzati per analizzare questi aspetti ti consiglio SemRush, Ahrefs e SEO Tester Online.

Ricorda che il modo migliore per incoraggiare l’inserimento in altri siti di link di qualità e pertinenti al tuo è creare contenuti unici e peculiari, in grado di acquisire naturalmente popolarità.

Riassumendo, quest’analisi ti servirà a capire se le bandiere e le navi degli altri pirati sono migliori delle tue. Prendi il cannocchiale in mano e annota tutto ciò che potrebbe migliorare la visibilità del tuo sito!

Analisi della struttura

Analizza sempre la struttura delle URL in fase di audit per assicurarti che siano SEO friendly, ovvero ottimizzate sia per i crawler di Google sia per gli utenti stessi.

Immagina di dover leggere una mappa del tesoro e trovarti di fronte percorsi difficili da seguire o che si interrompono senza spiegazioni. Per evitare questo, soffermati su 6 punti essenziali.

L’alberatura del tuo sito web

L’alberatura, ovvero la struttura gerarchica delle sezioni di un sito è molto importante perché fa capire al motore di ricerca quali argomenti vengono trattati da quel determinato sito web e che livello gerarchico presentano.

Assicurati di avere una struttura bilanciata in modo che l’utente non si trovi disorientato e raggiunga con pochi click tutte le informazioni di cui potrebbe aver bisogno.

Per analizzarla naviga il sito manualmente e utilizza un tool come Screaming Frog, che scansiona il sito come farebbe il bot di Google.

La struttura delle URL

Se statiche e prive di parametri le URL consentono di rendere immediatamente chiaro l’argomento della pagina. Cerca perciò di realizzare URL brevi, chiare, prive di stop words, ovvero parole senza particolare significato se isolate dal testo e che, quindi, vengono ignorate dai programmi.

HTTP & HTTPS

Google nel 2018 ha dichiarato che il suo browser Chrome segnalerà come Non sicura qualsiasi pagina sprovvista di certificato SSL, indipendentemente dal suo contenuto.

L’obiettivo è stato quello di rendere HTTPS il nuovo standard per la navigazione sul web. Pertanto, assicurati che il tuo sito sia adeguato a questo standard oppure che abbia svolto la migrazione correttamente.

In quest’ultimo caso è fondamentale intervenire con dei redirect 301, per evitare il problema della duplicazione dei contenuti.

La Sitemap XML

La Sitemap XML del sito permette ai motori di ricerca di capire meglio la struttura del sito e dare rilevanza alle pagine più importanti.

Tra i tanti motivi, è importante averla perché esiste un budget (Crawl Budget) che i crawler di Google hanno a disposizione per scansionare le pagine del nostro sito.

Assicurati perciò che questa mappa sia presente e contenga tutte le pagine principali del sito, che non presenti errori o URL bloccati dall’indicizzazione, che sia costantemente aggiornata e che indichi la priorità delle pagine corretta, al fine di favorire una più veloce scansione, indicizzazione e conseguente posizionamento.

Per trovarla guarda se è inserita all’interno dei robot.txt oppure effettua questa ricerca: https://seopirates.agency/sitemap_index.xml.

File robots.txt

Il file robots.txt contiene direttive di accesso o restrizione al sito, destinate ai bot dei motori di ricerca (e non solo).

Google in generale consiglia di non bloccare alcuna risorsa se non in casi strettamente necessari. Controlla perciò se il file robots.txt impedisce l’accesso dei crawler a URL specifici, utilizzando magari lo strumento Tester presente nella Search Console.

Errori 404

Quando un utente richiede una pagina che non esiste il relativo server restituisce un errore 404 (non trovato), allo stesso tempo, quando un crawler raggiunge una pagina simile, un’unità del budget di cui abbiamo parlato prima va sprecata.

Ecco perché è importante trovare e correggere tutti i link non funzionanti sul sito.

Per effettuare un check degli errori di scansione puoi usare Search Console oppure il nostro fidato Screaming Frog.

Ti consiglio inoltre di creare sempre una pagina 404 personalizzata, da utilizzare al posto di quella standard, con un messaggio più accattivante per l’utente.

Analisi delle pagine

Dopo aver analizzato la struttura, dovrai addentrarti dentro ogni singola pagina. Te la senti Capitano?

Cerca di essere coraggioso e analizza altri 5 punti essenziali.

  • contenuto e duplicazione – valuta se sono presenti contenuti duplicati intra o extra dominio in quanto il sito potrebbe essere penalizzato.
  • Intestazioni – valuta la struttura di un contenuto testuale dopo aver inserito correttamente gli headings (H1, H2, H3, etc.).
  • Meta Title e Description – non dimenticarti del tag title, l’elemento on page più importante lato SEO perché influenza il posizionamento, e della Meta Description, che contribuisce alla creazione da parte dei motori di ricerca dell’annuncio visualizzato in SERP.
  • Alt delle immagini – dopo aver verificato i testi, assicurati anche di aver ottimizzato le immagini per il web.

Analisi delle performance

Utilizza infine uno strumento di auditing delle performance, come Page Speed Insight, per analizzare:

  • tempi di caricamento;
  • responsività.

Entrambi fanno parte dei Core Web Vitals, le metriche più importanti del proprio sito individuate da Google, che si possono misurare per monitorare l’esperienza utente.

Tempi di caricamento

Il tempo di caricamento è un elemento importante sia per il posizionamento sui motori di ricerca, che per l’usabilità del sito.

Nessun pirata con un po’ di sale in zucca vorrebbe salire a bordo di una nave lenta, non credi?

Pagine più lente hanno infatti frequenze di rimbalzo più elevate e tassi di conversione più bassi. Perciò verifica se le pagine del tuo sito superano il test di velocità, utilizzando magari strumenti come PageSpeed Insight e GT Metrix.

Responsività

Il Mobile First Indexing è il test di Google che visualizza il sito come farebbe un qualsiasi dispositivo mobile, introducendo problematiche e differenze di analisi dei siti nel momento in cui i contenuti differiscono fra versione mobile e desktop.

Valuta perciò se sono presenti problemi di visualizzazione delle pagine per mobile, come il menu poco funzionante, un uso spropositato di spazi bianchi, testo sovrapposto alle immagini e tanto altro.

Ora, sei finalmente pronto per riparare la tua nave! Utilizza gli strumenti che ti ho consigliato all’interno di questa pagina del mio diario e ottimizza anche tu al meglio il tuo sito web.

Immagina la strategia di marketing come una mappa: senza un piano e la rotta giusta da seguire, arrivare al tesoro potrebbe rivelarsi un percorso difficile e pieno di insidie.

Allo stesso modo, grazie a un piano d’azione su misura potrai raggiungere gli obiettivi aziendali, un buon posizionamento del brand sul mercato e consolidare la sua identità sia online sia offline.